LA PENSIONE ITALO – ALBANESE: UN’ INTESA STORICA.

LA PENSIONE ITALO – ALBANESE: UN’ INTESA STORICA.

L’accordo bilaterale in materia di sicurezza sociale tra Italia e Albania, firmato il 6 febbraio 2024 a Roma, regola il coordinamento tra i sistemi previdenziali dei due Paesi. In linea di massima, l’accordo consente ai lavoratori che hanno versato contributi in entrambi gli Stati di ottenere prestazioni previdenziali in modo equo e senza penalizzazioni.

Applicazione della totalizzazione contributiva.

Uno degli aspetti fondamentali dell’accordo, nonché quello più atteso dalle comunità dei migranti ed expat, riguarda:

  • la totalizzazione dei periodi assicurativi, che permette di sommare i contributi versati in Italia e Albania per maturare il diritto alla pensione. In altre parole, se un lavoratore ha versato contributi in entrambi i paesi ma non raggiunge i requisiti minimi in uno di essi, può beneficiare della totalizzazione per ottenere la prestazione. In questo modo, si potranno raggiungere i 20 anni di contributi necessari in caso di pensione di vecchiaia in Italia con 67 anni di età.
  • La richiesta della pensione anticipata in Italia, in caso di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne, con un nuovo incremento previsto per il 2027, anni che si possono ottenere sommando i contributi versati in Italia ed in Albania.
  • Esportabilità delle prestazioni, come pensioni, malattia, maternità e disoccupazione. Dunque, le pensioni e altri benefici potranno essere erogati anche se i lavoratori risiedono in un Paese diverso;
  • Protezione per familiari superstiti dei lavoratori di entrambi i Paesi.

Esempio Pratico:

Un lavoratore che ha maturato 15 anni di contributi in Italia e 10 anni in Albania non raggiungerebbe, senza totalizzazione, il requisito minimo dei 20 anni di contribuzione richiesto per la pensione di vecchiaia in Italia (oltre all’età minima di 67 anni). Tuttavia, grazie all’accordo tra i due Paesi, è possibile sommare i periodi contributivi maturati in entrambi gli Stati. In questo modo, il lavoratore totalizza 25 anni di contribuzione, superando il requisito minimo e acquisendo il diritto ad accedere alla pensione di vecchiaia.

Prestazioni coperte dalla convenzione.

La Convenzione si applica ai seguenti settori della sicurezza sociale:

  • Pensioni di vecchiaia, invalidità e superstiti (sia per lavoratori dipendenti che autonomi);
  • Indennità di malattia e maternità;
  • Assicurazione contro la disoccupazione;
  • Regimi speciali di assicurazione per determinate categorie di lavoratori.

Chi può beneficiare.

L’accordo si applica a chi è o è stato soggetto alla legislazione di uno o entrambi gli Stati contraenti, inclusi familiari e superstiti, nonché a rifugiati e apolidi residenti in tali Stati.

Procedure per la richiesta delle pensioni.

I lavoratori che hanno maturato diritti pensionistici in base all’accordo devono presentare domanda presso l’istituzione competente nel loro Stato di residenza. Le richieste possono essere inoltrate attraverso gli appositi moduli, definiti dall’Intesa Amministrativa di attuazione, firmata dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ed il Viceministro albanese dell’Economia, nell’incontro del 10 aprile 2025 a Roma.

Esportabilità delle prestazioni.

L’accordo prevede che le pensioni e le altre prestazioni in denaro possano essere erogate anche a coloro che risiedono nell’altro Stato, senza penalizzazioni. Il pagamento avviene nella valuta dello Stato pagatore, con riferimento ai tassi di cambio ufficiali ovvero per l’Italia, quelli pubblicati dalla Banca d’Italia, invece per l’Albania, il cambio valutario del giorno della banca che effettua il pagamento della prestazione.

Disposizioni per i lavoratori distaccati.

Il documento disciplina anche il caso di lavoratori inviati temporaneamente in uno dei due Paesi. In generale, il lavoratore distaccato rimane soggetto al sistema previdenziale del Paese di origine per un massimo di 24 mesi.

Protezione dei dati e collaborazione tra Stati.

Le istituzioni di sicurezza sociale italiane e albanesi si impegnano a scambiarsi informazioni per facilitare l’applicazione dell’accordo, rispettando la normativa sulla protezione dei dati personali. Inoltre, l’accordo garantisce l’assistenza diplomatica e consolare per la tutela dei diritti dei cittadini.

Quando si possono inviare le domande?

Attualmente, la convenzione è stata ratificata da parte dei due Stati. Ai sensi dell’art. 31 della medesima, l’Accordo diventerà concretamente applicabile il primo giorno del secondo mese dopo lo scambio dei relativi atti di ratifica.

Il 10 aprile, a Roma, si è svolto l’incontro tra i vertici dell’INPS e dell’Istituto di Sicurezza Sociale albanese (ISSH), finalizzato a rafforzare la cooperazione tra i due enti. Nel corso del colloquio, i rappresentanti dei due istituti previdenziali si sono concentrati, in particolare, sulle modalità di scambio delle informazioni necessarie per l’applicazione corretta ed efficiente delle normative convenzionali. Entrambe le parti hanno espresso il reciproco impegno a sperimentare la telematizzazione degli scambi informativi in questione, seguendo il modello già in uso per le comunicazioni tra gli enti previdenziali in ambito UE.

Attualmente siamo in attesa della circolare INPS che fornirà le istruzioni operative per implementare l’accordo.

Nel frattempo, gli interessati possono verificare gli anni di contributi maturati e, se ne ricorrono i presupposti, potranno eventualmente incrementare l’anzianità contributiva complessiva utile ai fini pensionistici, facendo valere servizi e periodi riconoscibili. Ad esempio: la laurea, il diploma universitario, il diploma di specializzazione, il dottorato di ricerca, ecc.

Lo studio legale e-Klips & Partners si focalizzerà sulla gestione delle pratiche relative al coordinamento tra i sistemi previdenziali italiano e albanese, con particolare attenzione alla risoluzione di eventuali contenziosi.

I responsabili del Dipartimento di assistenza e previdenza sociale dello studio saranno gli avvocati Andi Kulla e Arber Shahu. In caso di necessità di consulenza approfondita o di controversie, è possibile prenotare un appuntamento presso lo studio. Pur essendo un procedimento relativamente nuovo e senza precedenti certi, la gestione delle pratiche si prevede essere abbastanza snella, fatta eccezione per i casi in cui, principalmente per gli anni di lavoro in Albania prima del 1990, i dati non risultino nel database dell’Istituto di Sicurezza Sociale albanese.

Riferimenti Normativi:

Convenzione sulla sicurezza sociale tra il governo della Repubblica Italiana ed il governo della Repubblica Albanese. LEGGE 11 marzo 2025, n. 29.

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